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La storia

Oltre dieci anni fa, in risposta ad una precisa richiesta di aiuto, si apriva la porta della prima casa famiglia di Borghetto Lodigiano, in provincia di Lodi. Dopo qualche anno le porte aperte sono diventate due, poi tre, poi sempre di più. È in questo contesto che, nel febbraio 2015, è nato l'Arsenale dell'Accoglienza: dalla convinzione che le porte aperte non siano mai abbastanza.

2006

Dopo alcuni anni di matrimonio e di progressivo avvicinamento al mondo dell’accoglienza, Giuditta Montanari e Andrea Menin aprono a Borghetto Lodigiano la comunità famigliare “La Mongolfiera”.

2011
2013
2014

Uno dei ragazzi accolti nella comunità famigliare diventa maggiorenne. Per poter proseguire il progetto educativo del ragazzo, a pochi passi da “La Mongolfiera” viene creato il primo alloggio per l’autonomia per giovani adulti “L’Aliante”.

Viene accolto il primo nucleo famigliare mamma-bambino: nascono gli alloggi per l’autonomia “Biplano”.

Durante una visita al Sermig (Servizio Missionario Giovani) di Torino, Giuditta e Andrea incontrano Daniela Cambiaghi e Andrea Zanelli, giovane coppia di Cologno Monzese, anch’essa vicina all’esperienza dell’affido. L’intesa tra i quattro è immediata.

Si apre una nuova porta: Daniela e Andrea, trasferitisi a Borghetto, danno vita alla comunità famigliare “Il Battello”, destinata a bambini e ragazzi da 0 a 18 anni. Contemporaneamente, scoprono di aspettare il loro primo figlio. 

Nel dicembre dello stesso anno viene creata la Società Cooperativa Buona Giornata, strumento pratico per la gestione professionale delle attività di accoglienza. 

2015

Il 06 febbraio 2015 viene fondata l’associazione Arsenale dell’Accoglienza, simbolo di quell’idea nata due anni prima tra le mura del Sermig di Torino. Perché l’accoglienza non è solo un mestiere, ma è prima di tutto una scelta di vita.

2016

Viene inaugurata la comunità “Tre Passi Avanti”, finalizzata all'accoglienza di ragazzi e ragazze tra i 13 e i 18 anni. 

2017

Da una collaborazione con il Centro Antiviolenza di Lodi nascono le case “Tu sei speciale", destinate all'accoglienza di donne vittime di violenza e rispettivi figli minori.

2018

Apre in primavera “Casa Santa Brigida", una comunità pensata per accogliere fino a tre nuclei mamma-bambino, affiancati da un'operatrice residente in modo stabile nella struttura.

2018

Nasce a novembre “La casa di Pollyanna": Simona e Carlo, assieme ai loro figli Benedetta, Alessandro e Samuele, aprono le porte della loro casa di Guardamiglio. La nuova Comunità familiare accoglie bambini e ragazzi da 0 a 14 anni.

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